MANDATO del MONS. PHILLEBERT DE BRUILLARD del 1 Maggio 1852
I Missionari di Nostra Signora de La Salette
Per quanto importante sia l’erezione di un Santuario, c’è qualcosa di ancora più importante, sono i Ministri della religione destinati a curare e ad accogliere i devoti pellegrini, far loro comprendere la Parola di Dio, esercitare verso di essi il ministero della riconciliazione, e amministrare loro l’augusto sacramento dei nostri altari, essere per tutti i dispensatori fedeli dei ministeri di Dio e dei tesori della Chiesa.
Tali preti saranno chiamati i Missionari di Nostra Signora de La Salette. La loro creazione e la loro esistenza saranno, così come il Santuario stesso un monumento eterno, un ricordo perpetuo dell’Apparizione misericordiosa di Maria.
Questi preti scelti tra gli altri per essere esempio e aiutanti del clero di città e di campagna avranno residenza nella città episcopale. Essi soggiorneranno sulla Montagna durante la stagione dei pellegrinaggi, durante l’inverno evangelizzeranno nelle varie parrocchie della diocesi.
E’, dunque, una congregazione di missionari diocesani che noi istituiamo da ora, che noi vogliamo vivificare e ingrandire più che possiamo, a costi di tutti i sacrifici e con l’aiuto dei vostri devoti diocesani e soprattutto del nostro amato clero.
Questi Missionari suppliranno a ciò che non potranno fare i corpi religiosi che noi abbiamo chiamato, accolto, dai quali abbiamo ricevuto tanti eminenti servizi, e dei quali noi proclamiamo fortemente la devozione alla diocesi, le virtù religiose, il sapere, lo zelo e i successi. Si degni la Vergine Immacolata, il grande San Domenico, l’illustre S.Ignazio di far scendere sui loro cari figli una pioggia abbondante di grazie! Tuttavia non possiamo che dire con la Divina Madre: la messe è abbondante e gli operai sono pochi (Mat. 9,37) Possano essere al più presto abbastanza numerosi affinché le parrocchie della nostra diocesi usufruiscano di volta in volta dei benefici inestimabili di una missione dopo un certo numero di anni! Già altre diocesi possiedono questo prezioso aiuto.
“Tale congregazione di Missionari è come il sigillo che noi vogliamo mettere alle altre opere che, per grazia di Dio, ci è stato dato di creare. Si può anche dire l’ultima pagina del nostro testamento: l’ultima disposizione che noi vogliamo lasciare a tutte e ad ognuna delle nostre parrocchie, noi vogliamo rinnovare in mezzo a voi, nostri cari fratelli, degli uomini rispettabili che vi parlano di Dio, vi faranno ricordare di pregare per noi…” “Così come nostri cari collaboratori, avete accolto con acclamazioni di gioia il nostro pensiero, che vi era noto, come prova eclatante della comunione di vedute e di sentimenti che esiste tra voi e colui che Dio ha posto a vostra guida.
“Questa società di preti destinata a diventare i vostri potenti aiutanti e che per il futuro, con il sacrificio delle loro persone, delle loro posizioni favorevoli e abbracciando la via della povertà dura e laboriosa dell’uomo apostolico, richiede il vostro generoso aiuto, così come quello dei vostri onorabili parrocchiani. Occorre loro necessariamente una casa a Grenoble per il loro noviziato, per formare i loro giovani preti, dove nel raccoglimento e lo studio essi possano prepararsi a nuovi lavori e nella quale essi possano vivere onorabilmente la loro vecchiaia. Occorre loro un modesto mobilio, della biancheria, una biblioteca ecc. Tutto ciò a loro verrà dalla vostra generosità che ci è ben nota! Tante altre opere della nostra diocesi sono iniziate senza altre risorse che quelle che sono loro riservate dalla Provvidenza e sono oggi in via di prosperità!
“Una delle più belle opere che voi potete creare, nostri cari collaboratori, e la cosa è possibile in varie parrocchie è una fondazione che assicura una missione al vostro gregge per 8 o 10 anni. Ciò esiste già e si può riuscire ad aumentarne il numero. Mai si dirà abbastanza di quale valore è agli occhi di Dio una tale opera, di quale merito è per il fondatore.
“La Santa Vergine è apparsa a La Salette, senza dubbio, per l’universo intero, ma Ella è apparsa anche e, specialmente, per la diocesi di Grenoble, che si avvantaggia di beni inestimabili: un nuovo Santuario a Maria, una congregazione di Missionari Diocesani. Queste due opere sono divenute possibili dopo l’Apparizione e, per sempre, esse perpetueranno il ricordo dell’Apparizione.
LETTERA DI P. DENAZ A MONS. GINOULHIAC del 4 Agosto 1855
Monsignore,
Giunto all’ultimo giorno della nostra novena e, prevedendo che le occupazioni di domani potrebbero togliermi il tempo di rendervi conto del risultato, per quanto mi riguarda, io vengo a deporre il mio voto ai vostri piedi o monsignore. La vita religiosa con i suoi tre voti, temporanei per ora, ma con l’intenzione di renderli perpetui dopo questo periodo, intenzione e tendenza formulate nella costituzione come condizione di ammissione ai voti temporanei, tale è la mia scelta e tale è il mio voto.
I motivi che mi hanno determinato sono i seguenti:
1- Io sono convinto che Nostra Signora de La Salette vuole una Congregazione che sia in rapporto con l’importanza e l’estensione dell’opera che Lei stessa è venuta ad iniziare sulla Montagna de La Salette il 19 settembre 1846. E di conseguenza ella vuole una congregazione che abbia in se stessa delle condizioni di vita e di durata; che possa estendersi al di là dei confini della diocesi che ne è la culla e il centro: che possa avere in ogni luogo delle succursali, così come il Santuario principale venga riprodotto tramite cappelle locali erette sotto il medesimo titolo e in ricordo della stessa Apparizione.
2 – La Congregazione di Nostra Signora de La Salette non può offrire tali condizioni di durata e di estensione senza la base dei voti di obbedienza, di povertà ecc.
3 – Lo scopo della Divina Messaggera deve essere di opporre ai costumi della società uno specifico rimedio. Ora se non mi inganno, i mali che corrodono la società sono la cupidigia, la sensualità il desiderio di dominio. I Missionari di Nostra Signora de La Salette devono, dunque, opporvi il distacco volontario, la vita di mortificazione e penitenza, virtù che non possono sussistere senza i 3 voti di povertà, di castità di obbedienza.
Tali sono, Monsignore, i motivi che hanno determinato la mia scelta.
I mezzi di sussistenza di questa congregazione si troveranno nell’opera stessa. Sua Eccellenza può impegnare queste risorse per la durata dei voti temporanei e al termine di tali voti, il Sovrano Pontefice, che riceverà i voti perpetui, sanzionerà la concessione perpetua degli utili dei Pellegrinaggi e dell’opera. Il Vescovado può conservare la nuda proprietà degli immobili. I Religiosi di Nostra Signora de La Salette avranno un solo e medesimo interesse con la Congregazione dei Missionari.
La coabitazione e l’armonia non potranno sussistere con altre condizioni.
Voglia Sua Eccellenza gradire questa espressione semplice e sincera del desiderio e delle intenzioni, che osa esprimere Monsignore, il più piccolo e il più inutile, ma al contempo il più riconoscente e sottomesso fra i suoi figli in Cristo e Maria.
Padre Denaz, presbitero.