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NEWS LAICI SALETTINI

Dal 30 settembre al 09 Ottobre 2016 si è tenuto a La Salette in Francia il 2° INCONTRO INTERNAZIONALE DEI LAICI SALETTINI. Per vedere tutti i video che la Congregazione ha pubblicato relativi all'evento cliccare sulla foto: 2 incontro internazionale laici salettini

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Lettera di Sua Santità Giovanni Paolo II

7aaLettera di Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione del 150°

anniversario dell’Apparizione della Madonna.

La diocesi di Grenoble, i Missionari de La Salette e molti fedeli in tutto il mondo celebrano quest’anno il 150° anniversario del la apparizione della Beata Vergine Maria in una località delle Alpi, da dove il suo messaggio non ha cessato mai di diffondersi.. Questa commemorazione può essere piena di grazia; mi associo anch’io, in unione con i pellegrini che salgono a venerare la Madre del Signore con il titolo di Riconciliatrice dei peccatori.

Madre del Salvatore, Madre della Chiesa, Madre degli uomini, Maria accompagna ciascuno nel pellegrinaggio della vita. Mentre ferve la preparazione del grande Giubileo della Redenzione, l’anno consacrato all’anniversario della apparizione di Maria a Melania e Massimino rappresenta una tappa significativa. Maria, Madre piena di amore, ha mostrato in questo luogo la sua tristezza per il male morale dell’umanità. Attraverso le sue lacrime, ci aiuta a meglio comprendere la dolorosa gravità del peccato, il rifiuto di Dio, ma anche la fedeltà appassionata che suo Figlio nutre per i suoi figli, Lui, il Redentore, il cui amore è ferito dalla dimenticanza a dal rifiuto.

Il messaggio di La Salette è stato affidato a due pastorelli in un momento di grande sofferenza delle popolazioni colpite dalla carestia e sottoposto a molte ingiustizie. Inoltre, l’indifferenza o l’ostilità nei confronti del messaggio evangelico erano in aumento. La Madonna, facendosi contemplare l’immagine del suo Figlio crocifisso sul petto, mostra che, associata all’opera della salvezza, Ella ha compassione delle difficoltà dei suoi figli e soffre nel vederli allontanarsi dalla Chiesa di Cristo a tal punto di dimenticare o di rifiutare la presenza di Dio nella loro vita e la santità del suo Nome. L’irradiamento dell’evento de La Salette, attesta che il messaggio di Maria non si esaurisce nella sofferenza espressa dalle lacrime; la Vergine chiede di riprendere il cammino della fede; invita alla penitenza, alla perseveranza nella preghiera e in particolare alla fedeltà alla pratica domenicale.

Ella chiede che il suo messaggio “sia fatto conoscere a tutto il suo popolo” con la testimonianza di due ragazzi. E, infatti la loro voce si farà rapidamente sentire. Verranno i pellegrini e ci saranno molte conversioni. Maria era apparsa nella luce che evoca lo splendore di umanità trasfigurata dalla risurrezione di Cristo: La Salette è un messaggio di speranza, perché la nostra speranza è sostenuta dall’intercessione di Colei che è la Madre degli uomini. Le infedeltà,anche se gravi, non sono irrimediabili. La notte del peccato scompare davanti alla luce della divina misericordia. La sofferenza umana accettata può contribuire alla purificazione e alla salvezza. Per chi cammina umilmente nella vie del Signore, il braccio del Figlio di Maria non pesarà a condannare, ma si aprirà alla mano protesa dei peccatori riconciliati dalla grazia della croce per farli entrare nella vita nuova..

Le parole di Maria a La Salette, per la loro semplicità e rigore, sono di una reale attualità, in un mondo che subisce sempre i flagelli della guerra e della fame, e tante sventure, che sono segni e sovente anche conseguenze del peccato degli uomini. Anche oggi, Colei che “tutte le generazioni chiameranno beata” (Lc 1,48) vuole portare “tutto il suo popolo”, attraverso le prove di questo tempo, alla gioia che deriva dal compimento della missione affidata da Dio all’uomo. I Missionari de La Salette non hanno mai cessato di studiare il messaggio di La Salette, e si prodigano ad evidenziare il valore permanente per il terzo millennio. Essi sono particolarmente incaricati di “far conoscere al popolo” l’invito a rinnovare la vita cristiana, che è all’origine della loro fondazione nella diocesi di Grenoble.

In questo Anno Giubilare, li invito a continuare la loro missione con zelo, nelle varie regioni del mondo dove sono all’opera. Nello stesso tempo, rivolgo il mio incoraggiamento alle Suore de La Salette e gli altri Istituti la cui fondazione e l’ispirazione sono in relazione con l’evento de La Salette. Prego che la Madre di Cristo, in questo anno, li assista nel cammino del loro rinnovamento spirituale e li spingaa dedicarsi all’evangelizzazione con il dinamismo missionario che la Chiesa si aspetta da loro.

Dalle terre della Savoia e del Delfinato, dove la Vergine Maria ha fatto ascoltare il suo messaggio 150 anni fa, lo stesso invito risuona ancora oggi per i numerosi pellegrini che salgono verso questo santuario, e per coloro che si recano in tanti altri santuari salettini.

Incoraggio tutti a presentare alla Vergine Immacolata le pene e le speranze di questo mondo, alle soglie del grande Giubileo.

Possano essere testimoni della riconciliazione, dono di Dio e frutto della Redenzione per le persone, le famiglie e i popoli! Il pellegrinaggio li aiuti a non lasciare cadere la loro vita nella tiepidezza o nell’indifferenza e non dimenticare mai di riservare al Cristo risorto il primo posto nella loro vita! Possano essere nel mondo artefici di quella pace che il Signore ha promesso (cfr Gv 14,27) e rimanere in defettibilmente persuasi del valore inalienabile della più umile della prove umane!

Maria è presente nella Chiesa come nel giorno della Croce, della Resurrezione e della Pentecoste. A La Salette, ha chiaramente manifestato la costanza della sua preghiera per il mondo. Lei non abbandonerà mai gli uomini creati ad immagine e somiglianza di Dio e ai quali è dato di diventare figli di Dio (cfr Gv 1,12). Possa Ella condurre a suo Figlio tutte le nazioni della terra!

Affidando alla Madonna Riconciliatrice la comunità diocesana di Grenoble, i Missionari de La Salette, e i religiosi e le religiose che condividono la stessa spiritualità, impartisco di vero cuore a tutti la Benedizione Apostolica.

Vaticano, 6 maggio 1996.