Santo Natale 2018 Felice Anno Nuovo
“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Venne fra la sua gente , ma i suoi non l’hanno accolto ” (Gv 19 e 11)
Carissimi Confratelli,
le celebrazioni natalizie offrono puntualmente ogni anno a me e al CG la piacevole opportunità di entrare nelle vostre comunità per porgere a tutti ed a ognuno gli auguri più belli e fraterni di Buon e Santo Natale come pure di Felice e fruttuoso Anno Nuovo.
Desidero estendere questo messaggio augurale in modo particolare ai nostri anziani e malati, a coloro che vivono un momenti di particolare disagio spirituale e comunitario, ai nostri giovani in formazione, come pure ai nostri benefattori, ai Laici Salettini e alle SNDS che condividono con noi le sfide e le preoccupazioni dell’annuncio della buona Novella in tante parti del mondo in particolare al santuario della Santa Montagna.
Auguro, inoltre, che la luce irradiante dalla grotta di Betlemme illumini i cuori e le coscienze di ognuno perché la nostra vita personale e il nostro ministero siano sempre orientati a rendere presenti e visibili nel mondo di oggi la misericordia e il volto amoroso del Padre così come sono stati testimoniati dal Signore Gesù.
Auguro a tutti di riscoprire in questo Natale, la gioia di vivere in comunità con le difficoltà, le sfide ma anche la diversità di ricchezze che essa comporta; di lavorare e pregare insieme come pure di discernere insieme il modo migliore di servire la Chiesa e la Congregazione alla luce del nostro carisma.
Da qualche anno ormai il CG è solito proporre all’attenzione di tutta la Congregazione un tema annuale allo scopo di aiutare e stimolare la riflessione personale e comunitaria su di un argomento ritenuto di particolare importanza per il cammino umano, spirituale, pastorale e carismatico di ogni religioso salettino.
Il tema di quest’anno “Testimoniare la bellezza della diversità” vuole mettere un accento positivo sulle tante diversità ( cultura, lingua, sensibilità ) che costituiscono la ricchezza e la bellezza del nostro vivere insieme in una grande famiglia internazionale ed interculturale come è la nostra Congregazione oggi.
Esso ci preparerà piano piano alla celebrazione dell’anno delle Vocazioni che inizierà il prossimo mese di settembre e successivamente a quella dell’anno mariano.
Il tema, a mò di slogan, vuole sottolineare alcuni aspetti importanti che dovrebbero caratterizzare la nostra vita religiosa, comunitaria e apostolica nel mondo di oggi:
Testimoniare: come religiosi, in virtù della sequela del Signore, casto, povero e obbediente, siamo chiamati a dare ragione della nostra unione profonda con Lui con tutte le nostre forze, la nostra mente e il nostro cuore, ben sapendo che la testimonianza ha un valore indiscusso solo se accompagnata da un serio e radicale impegno di vita personale.
La bellezza: siamo invitati a vedere non solo il positivo, il bello e il buono che è dentro di noi ma anche quello che è presente attorno a noi, nei nostri confratelli, nel ministero pastorale di ogni giorno, nelle persone che incontriamo e nel mondo in cui viviamo. In altre parole siamo sollecitati a guardare le persone e la realtà che ci circonda con l’occhio di Dio ( cfr Gen 1).
Diversità: accogliere le nostre differenze non tanto come una cosa negativa da eliminare o combattere bensì come una opportunità ed una grazia da vivere e da valorizzare al massimo. Affrontare questa sfida con serenità e senza pregiudizi, ci permette di maturare nella fede e nella comunione fraterna come pure di costruire ponti per facilitare l’incontro, l’ascolto e la condivisione allontanando da noi la tentazione di erigere muri o barriere anacronistici capaci solo di dividere e allontanare.
In virtù del nostro carisma, siamo chiamati a contrastare con tutte le nostre forze, con la parola e soprattutto con l’esempio della vita, una certa mentalità radical borghese – fatta di rifiuto, esclusione, rigetto del diverso – che si sta facendo prepotentemente strada nella nostra società, fomentando allarmismi e paure non sempre motivate.
Cogliere la diversità come opportunità e ricchezza, invece, farà di noi certamente dei profeti credibili agli occhi del mondo di oggi ( cfr Dec. 8 CaGen 2018).
Il Consiglio Generale, al fine di portare avanti un cammino condiviso e“ sinodale” in tutta la Congregazione, preparerà delle brevi e semplici schede trimestrali per la riflessione personale e comunitaria che verranno fatte recapitare ad ogni religioso tramite le Segreterie Provinciali e Regionali.
Come già annunciato, a partire dal 1 gennaio 2019 ci saranno dei cambiamenti a livello dell’Amministrazione Generale. P. Belarmino (Angola), attuale e solerte Segretario Generale, lascerà il posto a P. Memé Romuald (Madagascar ), P. Alex , Economo Generale da ormai 11 anni, sarà rimpiazzato da P. André Zontek (Polonia) e l’incarico di Direttore della casa sarà ricoperto da P. Paulo Banga (Angola).
I nuovi confratelli arriveranno a Roma nella prima quindicina di dicembre. A loro l’augurio sincero di un proficuo ministero nella casa generalizia assieme al Consiglio Generale, e alle loro rispettive Province un sentito grazie per avere “liberato” questi confratelli per il servizio alla nostra grande famiglia religiosa.
A coloro che ci lasciano tra qualche mese vada il plauso e la riconoscenza mia personale, del Consiglio Generale e di tutta la Congregazione per il prezioso, disinteressato e fruttuoso lavoro svolto nella precedente amministrazione. Il Signore e la Vergine de La Salette li ricompensino di tutto il bene fatto in favore della casa generalizia e della Congregazione.
Padre Silvano e Consiglio Generale
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