QUARESIMA
Tempo di fidanzamento, di maggior intimità d’amore, in preparazione alla consumazione delle nozze quando, a Pasqua, l’Agnello di Dio che si è caricato del nostro peccato rinnova, attualizza per noi, la Sua donazione totale, lasciandosi inchiodare sulla croce, e poi risorge glorioso stringendo al suo cuore la sua sposa, la Chiesa, tutti noi, finalmente uniti con Lui per sempre. Maria nella sua apparizione a La Salette, piangendo, dice “in quaresima vanno in macelleria come i cani”. Con forza ci chiede di vivere bene questo “tempo di grazia”, “tempo favorevole” per rimetterci alla sequela di Gesù e impedire che i nostri cuori diventino pagani. Per il popolo ebraico i pagani vengono chiamati “cani”
Quaresima. Tempo da innamorati che si parlano, si ascoltano, si cercano, vogliono fondere le loro anime perché la loro donazione sia vera. Cristo ti cerca, parla al tuo cuore.
Prima di pensare a piccole o grandi rinunce esteriori, decidi che ogni giorno la Parola sarà il tuo cibo, la tua luce, la tua forza.
Ascolta con amore e lascia che il tuo cuore sussulti per la Sua presenza che ti infiamma.
Ascolta con semplicità e accogli il Suo giudizio sulle tue scelte e i tuoi sentimenti.
Ascolta e il tuo orizzonte si dilaterà: ti mostrerà persone e situazioni che prima trascuravi.
Rispondi con la preghiera spontanea del tuo cuore:
Padre ti lodo, ti ringrazio, mi affido a te;
Gesù, Amore Misericordioso, io confido in te;
Spirito d’Amore sostieni il mio impegno di vivere con lo stile di Cristo.
Rispondi con scelte di solidarietà e di perdono: fioriranno relazioni più sincere.
Rispondi accogliendo l’abbraccio che perdona nella Riconciliazione.
Rispondi partecipando con rinnovato amore all’Eucaristia.
Eccomi, sono la serva del Signore
Il 25 marzo celebriamo il momento in cui Maria ascolta la Parola, recatale da Gabriele, accoglie la Parola e Dio si fa uomo, l’eterno entra nel tempo e abbatte ogni barriera di separazione tra il Creatore e noi sue creature.
In Maria la gratuità della divina Misericordia raggiunge il grado supremo.
In lei la predilezione di Dio per gli umili e i poveri, raggiunge il suo culmine.
La Chiesa ci propone di tenere lo sguardo rivolto verso la Madre del Redentore e sentirci come lei amati da Dio. Ci invita a condividerne l’ascolto della Parola affinché, seguendo il suo esempio e grazie alla sua intercessione, possiamo generare dentro di noi la presenza di Cristo salvatore.
Preghiamo Santa Maria, compagna di viaggio
Santa Maria, Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo le grandi cose che l’Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti per mano,
e accelera le nostre cadenze di camminatori un po’ stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana
verso coloro che si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta “la città”
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.
(di Mons. Tonino Bello)
Padre Celeste Cerroni, ms
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