NEWS LAICI SALETTINI Dal 30 settembre al 09 Ottobre 2016 si è tenuto a La Salette in Francia il 2° INCONTRO INTERNAZIONALE DEI LAICI SALETTINI. Per vedere tutti i video che la Congregazione ha pubblicato relativi all'evento cliccare sulla foto:
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VIVI CON GIOIA LA PASQUA DI CRISTO MORTO E RISORTO PER NOI
La Pasqua è un annuncio di vita
“Non cercate tra i morti colui che è vivo“ dicono gli angeli alle tre donne che, con amore, cercano il corpo di Gesù. Gesù è vivo. Gesù è la Vita che esplode nella risurrezione e invade il mondo, penetra i nostri cuori, rimuove la pietra che tentava di chiuderci in una disperata esperienza di morte, ci rigenera ad una vita che non terminerà mai più, riaccende la speranza del trionfo dell’amore sull’odio, della comunione sulla divisione, perchè tutti gli uomini possano rivolgersi a Dio chiamandolo Padre.
La Pasqua è salvezza per tutti
«Gesù Cristo si è sacrificato per farci avere il perdono dei nostri peccati, e non soltanto dei nostri, ma di quelli del mondo intero». (1Gv 2,2). La Pasqua supera ogni barriera di razza, di lingua, di cultura raccogliendo in un unico abbraccio tutti i popoli chiamati a formare, con le loro ricche differenze, l’unico corpo in cui Cristo è il capo e noi le membra, Lui lo sposo e noi la sposa. Questo è il messaggio che deve infiammare i nostri cuori e diventare concreta proposta di annuncio: è la buona novella che dobbiamo far arrivare ad ogni creatura, è il Vangelo che dobbiamo annunciare con la vita.
La Pasqua è missione
Ci invia, come gli apostoli, ad evangelizzare tutte le genti: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15). La buona notizia che Dio è un Padre innamorato di noi sue creature, che è Fratello che si immola sulla croce per comunicarci la sua vita, che è Spirito d’Amore che ci trasforma progressivamente fino a diventare figli nel Figlio, è destinata all’umanità di tutti i tempi e di tutti i continenti.
La Pasqua è solidarietà concreta
«Cristo ha dato la sua vita per noi. Anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli». (1 Gv 3,16) È il nostro modo nuovo di vivere, di amare, di perdonare, di essere solidali, che deve riaccendere la speranza nel cuore delle persone che avviciniamo. In particolare ti indico due situazioni che mi coinvolgono e mi spingono a chiedere la tua collaborazione.
Un sostegno alla nostra rivista LA SALETTE che continua a “ far conoscere” il Messaggio “di Riconciliazione“ di Maria, trovando nuovi lettori, inviando indirizzi di posta elettronica di amici ai quali inviare “La Salette on line” e un piccolo contributo perché questa “voce di Maria” non cessi ma possa continuare.
Poi mi sta a cuore il sostegno ai giovani seminaristi che sono incamminati al sacerdozio e non hanno i soldi necessari per i libri e per il mantenimento. Anche noi a Napoli abbiamo aperta la casa di formazione.
Auguri vivissimi di una Santa Pasqua
Chi desidera contribuire alle nostre spese della rivista La Salette o dare un contributo per i progetti missionari usi: • Il CCP allegato alla rivista; oppure: • Bonifico bancario Conto La Salette: IBAN IT68R0306234210000001328787 • Gli indirizzi di posta elettronica ai quali volete che giunga la Salette Online: inviarli a padre.celeste@libero.it causale: Sostegno La Salette o progetto missionario o nuovi lettori…
QUARESIMA
Tempo di fidanzamento, di maggior intimità d’amore, in preparazione alla consumazione delle nozze quando, a Pasqua, l’Agnello di Dio che si è caricato del nostro peccato rinnova, attualizza per noi, la Sua donazione totale, lasciandosi inchiodare sulla croce, e poi risorge glorioso stringendo al suo cuore la sua sposa, la Chiesa, tutti noi, finalmente uniti con Lui per sempre. Maria nella sua apparizione a La Salette, piangendo, dice “in quaresima vanno in macelleria come i cani”. Con forza ci chiede di vivere bene questo “tempo di grazia”, “tempo favorevole” per rimetterci alla sequela di Gesù e impedire che i nostri cuori diventino pagani. Per il popolo ebraico i pagani vengono chiamati “cani”
Quaresima. Tempo da innamorati che si parlano, si ascoltano, si cercano, vogliono fondere le loro anime perché la loro donazione sia vera. Cristo ti cerca, parla al tuo cuore.
Prima di pensare a piccole o grandi rinunce esteriori, decidi che ogni giorno la Parola sarà il tuo cibo, la tua luce, la tua forza.
Ascolta con amore e lascia che il tuo cuore sussulti per la Sua presenza che ti infiamma.
Ascolta con semplicità e accogli il Suo giudizio sulle tue scelte e i tuoi sentimenti.
Ascolta e il tuo orizzonte si dilaterà: ti mostrerà persone e situazioni che prima trascuravi.
Rispondi con la preghiera spontanea del tuo cuore:
Padre ti lodo, ti ringrazio, mi affido a te;
Gesù, Amore Misericordioso, io confido in te;
Spirito d’Amore sostieni il mio impegno di vivere con lo stile di Cristo.
Rispondi con scelte di solidarietà e di perdono: fioriranno relazioni più sincere.
Rispondi accogliendo l’abbraccio che perdona nella Riconciliazione.
Rispondi partecipando con rinnovato amore all’Eucaristia.
Eccomi, sono la serva del Signore
Il 25 marzo celebriamo il momento in cui Maria ascolta la Parola, recatale da Gabriele, accoglie la Parola e Dio si fa uomo, l’eterno entra nel tempo e abbatte ogni barriera di separazione tra il Creatore e noi sue creature.
In Maria la gratuità della divina Misericordia raggiunge il grado supremo.
In lei la predilezione di Dio per gli umili e i poveri, raggiunge il suo culmine.
La Chiesa ci propone di tenere lo sguardo rivolto verso la Madre del Redentore e sentirci come lei amati da Dio. Ci invita a condividerne l’ascolto della Parola affinché, seguendo il suo esempio e grazie alla sua intercessione, possiamo generare dentro di noi la presenza di Cristo salvatore.
Preghiamo Santa Maria, compagna di viaggio
Santa Maria, Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo le grandi cose che l’Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti per mano,
e accelera le nostre cadenze di camminatori un po’ stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana
verso coloro che si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta “la città”
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.
(di Mons. Tonino Bello)
Padre Celeste Cerroni, ms
2 FEBBRAIO : Presentazione al Tempio
“Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore”.
Il vecchio Simeone riconosce Gesù e la salvezza di cui il Cristo è portatore e si rivolge a Maria con “quello che appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nella incomprensione e nel dolore”.(Redemptoris Mater 16)
Anche Anna, questa profetessa ormai avanti negli anni, riconosce Gesù e sa parlare di lui a quanti lo attendono. Vivendo nella preghiera e nell’adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi.
2 FEBBRAIO: 21ª Giornata della vita consacrata
“Dove ci sono i religiosi c’è gioia” dice Papa Francesco. Ciò accade perché essi riconoscono su loro stessi, e in tutti i luoghi e i momenti della vita, l’opera di un Dio che ci salva con gioia. La stanchezza e la delusione sono esperienze frequenti in ciascuno di noi: benedetti coloro che ci aiutano a non ripiegarci su noi stessi e a non rinchiuderci in scelte comode e di corto respiro.
Rallegriamoci dunque per la presenza delle consacrate e dei consacrati nelle nostre comunità. Facciamo festa con loro, ringraziando per una storia ricca di fede e di umanità esemplari e per la passione che mostrano oggi nel seguire Cristo povero, casto, obbediente.
Preghiamo lo Spirito Santo che susciti tante vocazioni alla vita consacrata soprattutto per il contributo che possono offrire a rinnovare lo slancio e la freschezza della nostra vita cristiana, così da elaborare insieme forme nuove di vivere il Vangelo e risposte adeguate alle sfide attuali.
I Missionari della Madonna de La Salette emisero i primi voti religiosi il 2 Febbraio 1858
5 FEBBRAO 2017: 39ª Giornata per la vita
Educare alla vita favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine naturale. È ciò che ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta: “Facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato”.
Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per andare avanti.
La Santa degli ultimi di Calcutta, Madre Teresa, ci insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce: “Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace”.
11 febbraio: 25ª Giornata del malato
Sarà celebrata, in tutta la Chiesa e in modo particolare a Lourdes.
Tale Giornata costituisce un’occasione di attenzione speciale alla condizione degli ammalati e, più in generale, dei sofferenti. Desidero incoraggiarvi tutti, malati, sofferenti, medici, infermieri, familiari, volontari, a contemplare in Maria, Salute dei malati, la garante della tenerezza di Dio per ogni essere umano e il modello dell’abbandono alla sua volontà; e a trovare sempre nella fede, nutrita dalla Parola e dai Sacramenti, la forza di amare Dio e i fratelli anche nell’esperienza della malattia.
Questo ci ricorda che ogni malato è e rimane sempre un essere umano, e come tale va trattato. Gli infermi, come i portatori di disabilità anche gravissime, hanno la loro inalienabile dignità e la loro missione nella vita e non diventano mai dei meri oggetti, anche se a volte possono sembrare solo passivi, ma in realtà non è mai così.
Concludiamo con la preghiera di Madre Teresa:
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, valorizzala.
La vita è amore, vivilo.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La via è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila.
Padre Celeste Cerroni, ms
Al centro della foto i due Fratelli Franslei ed Edvan che domenica prossima, 22 Gennaio 2017, alle ore 10,30, nella Parrocchia de La Salette di Napoli, rinnoveranno i voti religiosi. Ai lati il Superiore Generale Padre Silvano Marisa e, sulla sinistra P. Luiz
Carissimi Auguri !
L’anno è iniziato nel segno di Maria madre di Dio e madre nostra che ci accompagna ad incontrare Cristo, vero Dio che ha scelto di abitare la nostra storia per darci concretamente le risposte fondamentali al senso della vita, vero uomo che con le sue scelte di amore gratuito ci mostra come può cambiare la nostra esistenza se facciamo spazio alla presenza dello Spirito Santo in noi.
In questo anno centenario delle apparizioni di Maria a Fatima, la sua materna presenza ci guida a riscoprire che facciamo parte della comunità cristiana a cui il Signore affida il compito di pregare e intercedere per salvare tutte le persone del mondo dalle dolorose situazioni storiche che sono la conseguenza del rifiuto di accogliere Cristo e il suo messaggio di amore.
Papa Francesco nella giornata dedicata alla Pace ha pregato per noi: “Chiedo a Dio di aiutare tutti noi ad attingere alla nonviolenza nelle profondità dei nostri sentimenti e valori personali; che siano la carità e la nonviolenza a guidare il modo in cui ci trattiamo gli uni gli altri nei rapporti interpersonali, in quelli sociali e in quelli internazionali”.
Il nostro modello è Gesù che insegnò ai suoi discepoli ad amare i nemici e a porgere l’altra guancia. Ha tracciato la via della nonviolenza, e l’ha percorso fino alla fine, fino alla croce, con cui ha realizzato la pace e distrutto l’inimicizia. Perciò, chi accoglie la Buona Notizia di Gesù, sa riconoscere la violenza che porta in sé e si lascia guarire dalla misericordia di Dio, diventando così a sua volta strumento di riconciliazione.
Se l’origine da cui scaturisce la violenza è il cuore degli uomini, allora è fondamentale percorrere il sentiero della nonviolenza in primo luogo all’interno della famiglia in cui si impara a comunicare e a prendersi cura gli uni degli altri in modo disinteressato, e dove gli attriti o addirittura i conflitti devono essere superati non con la forza, ma con il dialogo, il rispetto, la ricerca del bene dell’altro, la misericordia e il perdono. Dall’interno della famiglia la gioia dell’amore si propaga nel mondo e si irradia in tutta la società.
Dal 18 al 25 Preghiera per l’unità dei Cristiani — P. Celeste Cerroni ms —
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